Assedio di Gibilterra (febbraio-giugno 1333) | |||
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Data | febbraio-giugno 1333 | ||
Luogo | Gibilterra | ||
Esito | Vittoria dei marocchini | ||
Modifiche territoriali | conquista di Gibilterra da parte del Marocco | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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L'assedio di Gibilterra del febbraio-giugno 1333 o terzo assedio di Gibilterra fu organizzato da un esercito moresco guidato dal principe Abd al-Malik Abd al-Wahid del Marocco e portò alla riconquista di Gibilterra da parte dei musulmani. La città fortificata di Gibilterra era passata in mano alla Castiglia nel 1309, quando fu sottratta al Sultanato di Granada. L'attacco a Gibilterra fu ordinato dal sovrano merinide appena salito al potere Abu l-Hasan 'Ali ibn 'Uthman in risposta a un appello del sovrano nasride Muhammad IV di Granada. Lo scoppio dell'assedio colse di sorpresa i castigliani, con le scorte di cibo locali che apparivano decisamente scarse a causa dei misfatti compiuti dal governatore della città, Vasco Perez de Meira, il quale aveva sottratto indebitamente il denaro che avrebbe dovuto spendere per comprare nuove razioni per le guarnigioni e per pagare i lavori di restauro del castello e delle fortificazioni. Dopo oltre quattro mesi di assedio e bombardamenti compiuti dalle catapulte moresche, la guarnigione e i cittadini furono ridotti quasi alla fame e si arresero ad Abd al-Malik.
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